La diagnosi di obesità viene posta sulla base di semplici misure antropometriche.
Il sovrappeso e, ancor più, l’obesità, sono caratterizzati dall’accumulo di tessuto adiposo in vari distretti corporei.
Il parametro comunemente utilizzato è il Body Mass Index (BMI) italianizzato con la sigla IMC (Indice di Massa Corporea), calcolato dal rapporto tra peso del soggetto in chilogrammi (kg) e altezza espressa in metri al quadrato (IMC = peso (Kg) / statura (m2).
Oltre ad essere utilizzato per la classificazione del sovrappeso e dell’obesità negli adulti, il BMI è anche un indice epidemiologico. Esiste infatti una profonda correlazione tra indice di massa corporea e rischio di mortalità per complicazioni cardiovascolari (inclusa l’ipertensione), diabete e malattie renali.
Relazione tra indice di massa corporea e rischio di mortalità.
Il valore ottenuto correla molto bene con la massa grassa del soggetto: infatti tanto più alto è tale valore, tanto maggiori sono i depositi lipidici.
Nella Tabella 1 sono riportati i criteri per la definizione di obesità nell’adulto.
Tabella 1. Criteri per la determinazione di obesità nell’adulto.
Per valori di IMC compresi tra 25,0 e 29,9 Kg/m2 si parla di sovrappeso, mentre oltre i 30 Kg/m2 si è in presenza di obesità nelle sue tre forme: lieve, moderata e grave. L’IMC non è utilizzabile negli atleti in cui può risultare aumentato per aumento della massa muscolare, in presenza di edemi, ritenzione idrica e in gravidanza
Nei bambini vanno utilizzati i percentili di altezza e peso specifici per sesso e fascia di età. I percentili sono dei valori medi che ci consentono di valutare di quanto un soggetto si discosti dalla normalità. Tali valori sono ottenuti dividendo il range dei dati raccolti in 100 parti, chiamati percentili.
Questa divisione è operata in modo tale che una data proporzione di bambini campione si trovi sopra o sotto misure particolari in età particolari.
Il 50° percentile rappresenta il valore mediano di BMI, e ci informa che una certa percentuale di bambini presenta valori inferiori al 50% ed un’altrettanto determinata parte 50% presenta valori superiori.
Di seguito i grafici dei percentili la cui interpretazione si basa sui seguenti valori di riferimento:
| Sottopeso | Inferiore al 5° Percentile |
| Normopeso | Dal 5° all’85° Percentile |
| Sovrappeso | Dal 85° al 95° Percentile |
| Obeso | Superiore al 95° percentile |
Una corretta diagnosi di obesità permette anche di capirne il livello e il modo in cui bisogna intervenire.
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