BIOIMPEDENZIOMETRIA E DIMAGRIMENTO

BIOIMPEDENZIOMETRIA E DIMAGRIMENTO

Molti credono che dimagrire significhi perdere peso, ma questo è sbagliato perché ciò che conta non è quanto si perde ma cosa si perde.

Il peso, è determinato da: massa grassa, massa magra, massa ossea e la componente dell’acqua; misurando il peso non si ottengono informazioni sui singoli ‘componenti’.

Un aumento di peso potrebbe essere dato: dall’aumento della massa magra conseguenza dell’esercizio fisico, dall’accumulo di liquido per via di disordini idro-salini o da un aumento di massa grassa causata da una scorretta alimentazione.

La perdita di peso invece, soprattutto se si perde massa magra, potrebbe essere segnale di malnutrizione.

Va detto che la misurazione del peso serve a darci indicazioni relative ma non è sufficiente; andrebbe valutata la composizione corporea al fine di avere un quadro completo del proprio stato di salute oltre che per un eventuale programma nutrizionale.

Ed ecco che la Bioimpedenziometria viene in nostro soccorso; la bioimpedenziometria, è un metodo indolore e non invasivo che permette la valutazione della composizione corporea di un soggetto sfruttando le proprietà che hanno i tessuti di offrire una diversa resistenza al passaggio di una bassissima corrente elettrica alternata. La resistenza, è legata ai fluidi corporei; una maggior quantità di acqua produce minor resistenza, mentre l’adipe offre una più alta resistenza.

La bioimpedenziometria può rivelarsi utile per:

elaborare, con la consulenza di un esperto la dieta più adatta a ciascun soggetto grazie al calcolo del metabolismo basale, delle percentuali di massa magra muscolare e massa grassa e i valori della presenza di acqua nell’organismo;

valutare come sta proseguendo il programma alimentare e verificare che si sta perdendo tessuto adiposo e non massa magra muscolare o massa ossea;

escludere o valutare l’entità di eventuali stati di ritenzione idrica;

verificare se l’acqua totale in valore assoluto e nei compartimenti intra ed extracellulari rimane stabile, indicando un sostanziale equilibrio idrico.

La bioimpedenziometria consente dunque innanzitutto di dimostrare che una perdita di peso non significa necessariamente perdere grasso. Basti pensare a diete super restrittive che promettono la perdita di molti chili in pochi giorni. In genere, questi regimi alimentari fanno perdere muscoli e acqua, mentre il tessuto adiposo rimane invariato. Così quando la persona riprende il suo ordinario modello di alimentazione avrà un brusco rialzo del peso, accumulando una maggiore massa di grasso rispetto a prima della dieta. La perdita di peso deve essere graduale e costante. Dimagrire con eccessiva rapidità infatti, viene vissuto dal nostro organismo come condizione di grave stress metabolico. Se gli adipociti viscerali rilasciano un eccesso di acidi grassi liberi, questi arrivano al fegato causando steatosi epatica e blocco della perdita di peso a causa dell’ipotiroidismo indotto da dieta.

La misurazione, viene effettuata posizionando due coppie di elettrodi rispettivamente sul dorso di mano e piede; gli elettrodi sono poi collegati, tramite dei morsetti, allo strumento di misurazione che farà passare una corrente alternata di bassissima intensità (800 µA) e alta frequenza (50 KHz) attraverso gli elettrodi.

Sarà possibile stimare quindi, grazie ai dati forniti dal test BIA, i diversi compartimenti corporei che chiaramente possono variare nel corso della vita, siano essi legati all’allenamento, a un percorso di dimagrimento o all’insorgenza di patologie.

L’acqua totale (TBW, Total Body Water), costituisce il 60% circa del peso corporeo di un uomo adulto, il valore sarà maggiore nei bambini e minore nelle donne e negli obesi. La TBW si divide in:

Acqua Intracellulare (ICW), contenuta all’interno della cellula e acqua Extracellulare (ECW); quest’ultima rappresenta il volume del fluido che si trova all’esterno delle cellule (plasma, linfa, saliva, compartimenti liquidi dell’occhio, succhi digestivi, sudore, liquido cefalorachidiano e fluidi del comparto extracellulare).

La Massa magra (FFM, Free Fat Mass) è costituita da muscoli, ossa, minerali ed altri tessuti non grassi. Contiene circa il 73% di acqua, il 20% di proteine e il 7% di minerali. Comprende la Massa Tissutale Attiva ATM e la Massa Extracellulare ECM.

La massa cellulare (BCM) costituisce il tessuto metabolicamente attivo del corpo quindi organi, muscoli e cellule del sangue.

La massa Extracellulare (ECM) è l’insieme di fluidi e dei tessuti corporei che si trovano all’esterno delle cellule.

La massa grassa (FM, Fat Mass) è costituita dai tessuti adiposi esterni, spesso identificati come grasso sottocutaneo e dai tessuti adiposi interni, identificati come grasso viscerale.

Spesso, nonostante dieta ed attività fisica si tende a perdere poco peso, questo perché si sarà persa massa grassa e ci sarà un aumento della massa muscolare che pesa di più del grasso.

La BIA, servirà a monitorare il dimagrimento che non sempre sarà dovuto ad una diminuzione di grasso se vi sarà una perdita di peso in poco tempo. Con un’alimentazione scorretta e non equilibrata si potrebbe correre il rischio di perdere acqua e massa cellulare.

La carenza di massa muscolare potrebbe rallentare e ostacolare la perdita di peso, ed è qui che entra in gioco l’importanza dello svolgimento dell’attività fisica.

Bisognerà quindi fare in modo che la perdita di peso non sia a carico della Massa Metabolicamente Attiva (BCM) ma esclusivamente a carico della Massa Grassa (FM), per non compromettere lo stato nutrizionale ed evitare che l’organismo, come difesa, recuperi in breve tempo il peso perso a causa di un abbassamento del metabolismo basale; è bene tenere a mente che è la massa cellulare a consumare energia.

Quando si praticherà l’attività sportiva si dovrà monitorare la BCM che non dovrà mai diminuire; qualora vi sia una diminuzione è perché ci si troverà in stato di overtraining.

Se nella misurazione della BIA, ci si troverà difronte ad una riduzione della BCM, si dovrà ridurre l’intensità o la durata dell’allenamento.

Importante nella misurazione della BIA è anche il livello di idratazione; già una leggera disidratazione porterà a cali della performance sportiva e a minore efficienza fisica.

Se non vi sarà una corretta idratazione verrà facilitata la trasformazione del glucosio ematico in grasso piuttosto che in glicogeno. Se le cellule muscolari non sono sufficientemente idratate, l’acqua verrà sottratta al sangue, causando un abbassamento della pressione arteriosa e aumento dello stress cardiaco, oltre che uno stato di stanchezza che incide sulla performance sportiva.

Con l’invecchiamento si avrà una progressiva perdita di massa muscolare e riduzione della BCM, ad una riduzione dell’acqua corporea totale (in particolare di quella intracellulare) e ad un aumento della massa grassa (soprattutto a localizzazione addominale o comunque nella parte superiore del corpo).

Con l’aumentare dell’età si ha anche una perdita di massa ossea fino ad arrivare, specie nelle donne, all’osteopenia ed osteoporosi. Conoscere la composizione corporea consente di correggere lo stile di vita e l’alimentazione in modo da rallentare il più possibile tali processi e mantenersi in buona salute il più a lungo possibile.

Alcune patologie possono causare importanti alterazioni della BCM e dei fluidi corporei. Il monitoraggio della composizione corporea sarà importante per poter intraprendere un corretto trattamento con il minor rischio per il paziente.

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